L'USB (Unione Sindacale di Base) ha richiesto il parere della Commissione degli Interpelli per avere chiarimenti sul soggetto su cui devono ricadere gli oneri finanziari sostenuti per permettere al lavoratore soggetto a sorveglianza sanitaria di raggiungere, con mezzi pubblici o privati, il luogo designato dal Medico Competente per l'espletamento degli esami clinici e biologici e delle indagini diagnostiche previste dall'art. 41, comma 4, primo periodo, del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro complementari alle visite mediche periodiche previste dalla normativa in oggetto. Inoltre la Commissione è stata interrogata sulla possibilità di considerare il tempo necessario a tali spostamenti quale orario di lavoro.
A tal proposito la Commissione per gli Interpelli invita alla lettura combinata dell'art. 4 comma 4 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. e dell'art. 15 comma 2 dello stesso Decreto Legislativo.
Il primo, infatti, sancisce che "Le visite mediche di cui al comma 2, a cura e spese del datore di lavoro, comprendono gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal Medico Competente.", mentre il secondo prevede che "Le misure relative alla sicurezza, all'igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori”.
Alla luce di tali considerazioni è lecito giungere alla conclusione che gli oneri necessari per eventuali spostamenti finalizzarti al raggiungimento del luogo ove sarà effettuata la visita medica di sorveglianza sanitaria o esami clinici a questa necessari dovranno essere a carico del Datore di Lavoro e che il tempo necessario allo spostamento ed alla visita medica sono da considerarsi orario di lavoro.
Quest'ultima tesi è altresì avvalorata da un precedente interpello, il 18/2014, incentrato sul tema delle visite mediche effettuate al di fuori degli orari di servizio.