L'elevata frequenza delle patologie muscolo-scheletriche legata all'attività lavorativa dimostra come, troppo spesso, l'analisi dei rischi di natura ergonomica cui è esposto il lavoratore è tralasciata o sottovalutata.
A tal proposito la svizzera SECO, centro di competenza della Confederazione per tutte le questioni di politica economica, ha prodotto un'utile check-list per l'autovalutazione dell'ergonomia dei posti di lavoro e sollecitazioni fisiche.
Si rammenta che, seppure non vi sia al suo interno uno specifico titolo all'argomento dedicato, il testo unico in materia di sicurezza sul lavoro sancisce per il datore di lavoro l'obbligo di:
- rispettare i "principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo";
- prendere "le misure necessarie affinché il posto di lavoro e la posizione dei lavoratori durante l’uso delle attrezzature presentino requisiti di sicurezza e rispondano ai principi dell’ergonomia";
- analizzare i posti di lavoro con particolare riguardo alle condizioni ergonomiche.
La check-list proposta si articaola in due differenti sezioni:
- la prima mirata a verificare l'applicazione di dieci differenti criteri di protezione relativi alla sistemazione della postazione di lavoro, focalizzando l'attenzione su i seguenti aspetti:
- libertà di movimento;
- spazio operativo;
- superficie di lavoro;
- altezza di lavoro stando in piedi;
- altezza di lavoro stando seduti;
- distanza visiva ed angolo visivo;
- posizione seduta e poizione in piedi;
- sedia da lavoro;
- attrezzi e mezzi ausiliari;
- indicazioni e programmi informatici;
- la seconda volta a valutare le posture e i movimenti compiuti durante il lavoro di cinque parti del corpo (schiena, nuca, spalle/braccia, mani, anche/gambe).